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  •  primavera
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La chiesetta  
  
"Durante il pericoloso periodo della guerra, la popolazione di Cerealto promise solennemente che se il paese fosse stato salvato da quelle furiose distruzioni verificatesi in alcuni luoghi circostanti, avrebbero eretto una chiesetta in onore di S. Caterina.
Passata la guerra, ottenuto il grande favore, la buona popolazione si mise subito all'opera, e con il consiglio e aiuto del comm. Crosara Ettore, riuscì a costruire un'artistica chiesetta, sullo stile alpino, ammirata da quanti la visitarono. Il comm. Crosara pensò all'altare, alla statua veramente artistica di S. Caterina, scolpita dal prof. Zanetti di Vicenza.
Finalmente il giorno 26 settembre 1948, alle ore 10, Mons. Vicario di Valdagno don Bortolo Meggiolaro, delegato della Curia Vescovile, solennemente benedisse la nuova chiesetta e vi celebrò il Divin Sacrificio.
Al Vangelo rivolse al popolo appropriate parole, esaltando l'opera e il sacrificio di tante buone persone, e la collaborazione del Signor Ettore Crosara.
Alle ore 15, con l'intervento di numerosissimo popolo (Cerealto - Altissimo - Castelvecchio - Valdagno) furono cantati, nella nuova chiesetta, i Vesperi, e, dopo il discorso del Rev. Economo, col bacio della S. Reliquia di S. Caterina, fu chiusa la festa.
NB. Offerte in denaro per l'acquisto del materiale necessario alla Chiesetta L. 58.522; spese L. 58.075. La manodopera fu quasi tutta gratuita."
(Don Luigi Carraro - Libro cronistorico della parrocchia - 1948)
 
 
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Questa chiesetta, costruita in ricordo e in onore di tutti i caduti, è entrata nel cuore della gente come simbolo di pace di fratellanza. Con tale spirito, il gruppo alpini di Cerealto si è fatto carico della buona conservazione e della sua manutenzione.
In più occasioni il gruppo ha eseguito diversi lavori come testimonia la lapide collocata all'interno, con il rifacimento del tetto e la sostituzione degli infissi.
 
 
 
Nel 2007 gli alpini hanno riordinato l'area esterna con la sistemazione della mura fronte strada, con la pavimentazione in sasso del vialetto di accesso e con la collocazione di una staccionata.
 
 
 
 
 
 
 
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Anni '60